Requiem

Un infinito bianco sudario attraversa la scena, e la nostra cosienza, accarezza i corpi delle vittime, si avviluppa in se stesso e avvicinandosi alle note struggenti che esprimono la dignità del dolore, descrivendo la tragedia.

Questa dignità insieme alla riflessione viene esperessa nella figura centrale dell'uomo avvilito e impotente a fronte di tanta violenza.

Con consapevole rispetto verso le vittime, il sudario bianco si distanzia nella sua evoluzione lasciando dietro l'uomo la donna, il femminile che sopravvive alle tragedie, alle guerre, e a darle voce sono le madri, le mogli, e le figlie e lei con forza, veemenza e gestualità urla: NO BASTA !

Il sudario dietro le ultime pieghe, prima di elevarsi a infinita nuvola in alto da posto al giovane sopravvisuto che con un gesto inequivoco domanda a tutti noi: PERCHE?

 

 

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