Pittura figurativa

Oikonomoy trova a Genova e in Liguria una terra in sintonia con la sua sensibilità e la solarità di quello che si è lasciato alla spalle, dove colore e luce si fondono con il riflesso della vita, cioè con gli umori della gente e il paesaggio è tutto un bagaglio culturale di chi, pietra dopo pietra, l'ha costruito e lo abita. Genova gli appare come una sintesi tra una splendida metropoli europea e la casbah. Il sole del Mediterraneo riempie i suoi occhi e la sua immaginazione, i tetti di ardesia della città anticasembrano trattenere la luce e restituirla alla città dopo che il sole è tramontato o deve ancora sorgere. 

In seguito verrà Alassio con la casa tra gli ulivi che invita a viaggi immaginari nel regno della luce e del colore. In Liguria Oikonomoy trova gli spazi e gli orizzonti giusti per la sua pittura. È un "farsi" continuo. Il verbo fare ritorna spesso nel linguaggio verbale di Oikonomoy e rimanda da una parte al suo dinamismo per cercare nuovi spazi alla sua creatività, dall'altra al tempo in cui l’artista era anche artigiano, inventava i colori attingendo alla natura, l'impastava, preparava da sé il supporto per i suoi quadri e la materia per le sculture. Come se una frenesia gli prema dentro e gli dica che tradotto sulla tela Il mistero della luce il suo segno inconfondibile sugli ulivi e sulle barche ormeggiate nelle insenature, o sulle biciclette appoggiate al muro, sfugge e si consuma. Occorre perciò ricominciare ogni volta da capo e lasciarsi compenetrare, oltre che dalle suggestioni del paesaggio, dalla vita della gente, esperienza e cultura, da spessore e lascia segni durevoli.

Oikonomoy è l'unico pittore a cui sia stato consentito a Genova, di esporre i suoi quadri in cattedrale, In una mostra di grandi dipinti dove tutte le coordinate, le infilate dei tetti di ardesia che scivolano verso il porto antico, le chiatte e i barconi ormeggiati nella vecchia Darsena, lo scorcio della Città del Mare, il rosso dei rimorchiatori, i riflessi delle gru sull'acqua, portavano a San Lorenzo, cuore pulsante della città.

Ancora gli stessi scorci del paesaggio di casa nostra, ancora i tetti di Genova e il suo mare, il verde per l'aceo degli ulivi, l'accendersi degli iris nella luce tersa del mezzogiorno troviamo nei suoi quadri come ennesima prova della visione solare del paesaggio e della vita.

Inviaci un messaggio