Titolo
Un uomo slanciato, proteso verso il futuro e verso l'alto, con lo sguardo volto verso il cielo. Una figura forte, virile. Potrebbe essere lo stesso Costantino. Ma scaturisce una domanda dalla contemplazione dell'immagine, nella quale si coglie la vittoria di Michele Arcangelo - archi stratega di Dio - sul demonio: Come evitare che questo slancio verso l'alto diventi volontà di titanismo, ybris, affermazione babelica di una volontà di scalata del cielo? Come far sì che la volontà di progresso esprime il desiderio di infinito insito nel cuore dell'uomo, e non diventi invece cedimento alla medesima Tentazione che segnò la caduta - tragica e irrimediabile - di Lucifero?
Può venire dalla scritta che accompagna l'immagine del Cristo benedicente nel tondo retrostante: EGO SVM LUX MUNDI ("Io sono la luce del mondo" Gv.8,12): Dio non si cela, non si sottrae alla ricerca dell'uomo, ma anzi ne illumina il cammino mentre lo attira a Sé.
E solo grazie alla compagnia di questa "luce gentile" (come la chiamava il cardinale Henry Newman) Il cammino è davvero verso l'alto, e non verso la distruzione