Grecia e Italia sono le patrie di Oikonomoy, d'origine e d'elezione. Ad entrambe rende omaggio con una ventina di dipinti di grandi dimensioni che riprendono e compongono in un'atmosfera di sogno, armonizzandole, diverse opere d'arte, delle epoche d'oro delle due città. Lo fa nel 2004, anno in cui Atene è sede dei giochi olimpici, portando le sue opere ad Atene, Venezia, Genova e Napoli.
Suggestivi abbinamenti tra l'arte classica greca e quelle romanico-barocco italiano, nel segno del genio e dell'intelligenza dell'uomo.
Per Oikonomoy rappresenta il bilancio di un trentennale cammino artistico, percorso all'insegna dell'originalità, seppure con intelligenti aperture verso stimoli esterni; sempre sul piano di un personalissimo stile figurativo, emozionale, e poetico, di rara forza espressiva. Con questa prova di maturità, l'artista rivisita, reinterpretandolo, il classicismo culturale della propria formazione e rende un personale tributo all'arte.